Cibi anticellulite: questi alimenti possono aiutare a ridurla

La cellulite, clinicamente definibile come un’alterazione del metabolismo a livello del tessuto sottocutaneo, è una condizione che può avere diversi fattori causali, dalla genetica allo stile di vita.

Naturalmente l’alimentazione gioca un ruolo cruciale nella lotta contro la cellulite, e sebbene oggigiorno sia possibile eliminare o ridurre questo inestetismo mediante diverse tecniche mediche efficaci, come il linfodrenaggio e la mesoterapia (al riguardo segnaliamo che questo articolo di Lasermilano.it sui trattamenti anticellulite definitivi parla diffusamente di tale metodologia), senza una dieta equilibrata, accompagnata anche da una regolare attività sportiva, è difficile ottenere e mantenere risultati soddisfacenti.

Esistono alimenti specifici che possono risultare decisivi? Nella dieta è possibile includerne diversi caratterizzati dalla presenza di nutrienti che, tra azione antinfiammatoria e drenante, possono aiutare molto.

Noci brasiliane

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Quando si utilizza questo termine, si chiamano in causa i semi oleosi commestibili della pianta nota come Bertholletia excelsa, che cresce in tutta la zona amazzonica.

Tra i loro benefici, è possibile includere la presenza di acidi grassi polinsaturi omega, noti per la loro efficacia antiossidante e antinfiammatoria (ricordiamo che la cellulite è un quadro che comprende anche il problema dell’infiammazione del tessuto sottocutaneo).

Fondamentali sono anche nutrienti come la vitamina B1, il selenio di altissima qualità e la vitamina E, tutti caratterizzati da un’efficacia antiossidante che fa la differenza anche quando si tratta di normalizzare il benessere del tessuto sottocutaneo.

Spinaci

Gli spinaci vengono chiamati in causa quando si parla di alimentazione sana soprattutto per la presenza di ferro. Per amor di precisione, è il caso di ricordare che quello che contengono, esattamente come il ferro presente in tutte le altre fonti vegetali, non è altamente assimilabile dall’organismo. Per ovviare a questo problema, è importante aggiungere una fonte di vitamina C.

Questo nutriente, già di suo presente negli spinaci, è importante in quanto incentiva la sintesi di collagene. La proteina in questione, la più abbondante nel nostro corpo dal punto di vista quantitativo, viene messa a dura prova nei quadri di cellulite.

Fondamentale per la compattezza della pelle, il collagene viene infatti degradato, per lasciare posto agli antiestetici noduli che caratterizzano la pelle di chi soffre di questo disturbo.

Ananas

L’ananas ha un ruolo nodale nell’ambito degli alimenti utili a contrastare la cellulite. Il motivo della sua popolarità è legato al forte effetto drenante.

A tal proposito, è essenziale sottolineare che, quando si parla di cellulite, si ha a che fare con un quadro che vede un aumento dimensionale degli adipociti, il termine clinico con cui si indicano le cellule di grasso, e l’insorgenza di una situazione all’insegna della ritenzione di liquidi negli spazi tra una cellula e l’altra.

Per l’effetto drenante che caratterizza l’ananas bisogna dire grazia soprattutto alla bromelina, l’enzima simbolo di questo straordinario frutto tropicale, ormai presente sulle nostre tavole da anni.

I benefici della bromelina, spesso inclusa come ingrediente in integratori dedicati a chi vuole regalare alle gambe una piacevole sensazione di leggerezza quando fa caldo, non finiscono certo qui. Essenziale, infatti, è ricordare la sua efficacia antinfiammatoria, che dà un contributo prezioso all’uniformità del tessuto adiposo.

Uova

Come mai includere le uova in un piccolo excursus dedicato agli alimenti anticellulite? Per via della loro ricchezza in proteine, nutrienti che, nel momento in cui si segue uno stile di vita attento al movimento fisico, contribuiscono alla costruzione di massa muscolare, a discapito del tessuto adiposo.

Dato che abbiamo nominato l’attività fisica, apriamo una piccola parentesi ricordando che la corsa non è lo sport adatto contro questo inestetismo. Come mai? Perché comporta degli improvvisi arresti del movimento e un impatto forte del piede sul suolo.

Tutto ciò causa, di riflesso, una ripetuta spinta del sangue contro i vasi ematici che, a lungo andare, si gonfiano peggiorando la situazione.

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