Lo scalogno è la base per un buon soffritto, ma allora è meglio la cipolla o lo scalogno? Queste due piante sono molto diverse e non sempre possono essere scambiate, ma dipende dal piatto.
In linea di massima, possiamo dire che lo scalogno è più piccolo e può essere usato per intero una volta pulito, mentre la cipolla va ovviamente dosata.
Anche il sapore è diverso: la cipolla ha un gusto intenso e persistente, mentre lo scalogno è più dolce e delicato. Vediamo allora come scegliere.
Tutto quello che devi sapere sullo scalogno
Utilizzi dello scalogno in cucina
Lo scalogno è ottimo per insaporire verdure, cane e pesce; come già detto, in un soffritto può sostituire la cipolla ed è ottimo in zuppe e brodi. Perfetto anche tagliato sottile in insalate anche crudo!
Insomma, è un ortaggio trasversale e tendenzialmente povero. I contadini, ad esempio, lo consumavano insieme al pane e a un buon vino durante le ore di lavoro nei campi.
È dunque ottimo anche su delle bruschette! Volete un antipasto da leccarsi i baffi? Tostate del pane a fette, strofinatelo con uno spicchio d’aglio, poi in una ciotola mettete dei pomodorini tagliati a cubetti piccoli, dello scalogno, sale, olio e origano.
Fate riposare qualche minuto per macerare ed insaporire, poi mettete il pomodorino con lo scalogno sulle bruschette e servite.
Come si conserva lo scalogno
Per conservare lo scalogno, evitate i sacchetti di plastica: meglio conservarlo in dispensa, in sacchetti di carta. Oppure potete usare il metodo della nonna del sott’olio.
Per metterlo sott’olio dovete seguire questo procedimento:
- 1. Ricoprite di sale lo scalogno dopo averlo lavato e pulito.
- 2. Passati 15 giorni, lavatelo e mettetelo in un vasetto di aceto per altri 15 giorni.
- 3. Dopo di che lavatelo di nuovo e riponetelo in un vasetto sterilizzato con olio extravergine d’oliva e pepe.
- 4. Con questo metodo si conserverà fino ad un anno!
Conoscevi questi trucchetti? Fammelo sapere con un commento!